Dal 22 aprile al 16 giugno 2023 il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo festeggia i suoi 60 anni nell’anno di Capitale italiana della Cultura con un programma che si concentra sul superamento dei confini e dei pregiudizi rispetto la musica del Novecento.
Il percorso tematico della seconda parte di Novecento Suite – tratto fondamentale dell’identità del Festival Pianistico – è basato su un repertorio attentamente selezionato di oltre 30 compositori. Il 60°Festival è dedicato all’Anti Avanguardia, intesa come la ricerca di quegli autori che nel XXI secolo hanno saputo parlare un linguaggio contemporaneo, spesso ostracizzati dalla critica militante, ma di cui il tempo (e soprattutto il pubblico) ha decretato il successo, dalla Russia di Rachmaninov, Šostakovič, Prokof’ev, all’America di Bernstein, ma anche di Adams e Rzewski.
Alle inaugurazioni si aggiungono due Concerti speciali dedicati a Capitale della Cultura che porteranno nei due teatri la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly – ospite al Festival l’ultima volta nel 2019 in occasione del concerto straordinario per la Canonizzazione di Paolo VI – con solista Mao Fujita, giovane pianista giapponese al suo debutto al Festival, nel 2019 medaglia d'argento al Concorso Čajkovskij di Mosca.
Mao Fujita è il solista del Concerto n. 3 per pianoforte di Rachmaninov, al quale Chailly accosta la Patetica di Čajkovskij a Brescia il 22 aprile; Chant funèbre di Stravinskij e la Sinfonia n. 7 di Prokof'ev a Bergamo il 4 maggio.